Buon pomeriggio cari lettori, oggi leggerete di un libro. Come avete visto dal titolo è un romanzo recente, classificato nel genere "new adult". Da assidua lettrice di horror e thriller non avevo mai fatto caso a questo nuovo genere. Ho letto che è stato definito "new adult" in quanto tratta argomenti da libri per adolescenti, ma in maniera più seria e più "da adulti". Sono d'accordo con la definizione, anche perchè ci sono scene che io, ai miei figli appena più che bambini, non farei leggere!
Camryn è una ventenne con una vita non facile: l'ex ragazzo, Ian, è morto in un incidente, i genitori hanno divorziato per via di un tradimento del padre, il fratello è in prigione, è stata tradita dall'ultimo ragazzo che ha avuto. Ed in tutte queste cose si aggiunge anche una litigata furiosa con la migliore amica e le brevissime avventure della mamma single, che cambia uomo continuamente. Per tutti questi motivi, e perchè si sente ormai incapace di provare emozioni (è questo, per Camryn, la depressione), la ragazza decide di partire per l'Idaho, solo per il gusto di viaggiare. Sull'autobus incontra Andrew, affascinante, intelligente, anticonformista, ed insieme decidono di girare per l'America raccontandosi e facendo cose mai fatte: come restare stesi sul tettuccio della macchina, ad occhi aperti, mentre piove.
I personaggi sono ben definiti e "colorati", ognuno con la sua personalità. Camryn è la disillusa, la bella ragazza che, però, non mette tacchi e vestitini. L'amica Natalie, superficiale e perennemente alla ricerca di bei ragazzi, anche se impegnata in una storia di cinque anni. Andrew, bellissimo, misterioso, intelligente, perspicace, amante del classic rock.
Non vorrei entrare nei dettagli della storia, altrimenti finirei di fare spoiler su spoiler. Dico solamente che si è continuamente travolti dai colpi di scena, e questo mi piace. Le uniche due note negative sono: 1)la scelta di scrivere alcune scene non proprio "soft", 2)alcune banalità che potevano essere corrette, come l'aspetto di Andrew: abbronzatura e muscoli? Luogo comune e fantasia di troppe adolescenti. Avrei preferito dei capelli lunghi e un po' di anticonformiscmo pure nell'aspetto, ma sono gusti.
Ah, e avrei descritto anche Camryn con i capelli scuri invece di biondi, ma sono gusti pure questi.
La fine mi ha colto di sprovvista, davvero. Leggere per credere.
La scrittrice, al di là di ciò, ha saputo soprendere e cogliere nel segno: fare ciò che fanno Camryn (tra l'altro, nome davvero affascinante) e Andrew è il sogno di ognuno di noi, girare il mondo senza preoccuparsi di nulla. E lo fa usando le parole giuste, almeno per me. Descrive gli spiriti selvaggi e liberi dei due, i loro tormenti, dolori, interrogativi sul mondo, sul destino, sulle coincidenze, sul loro rapporto, con una maestria e una semplicità ammirabili.
Ed immaginatevi tutto queste cose con una cornice di musica rock del ventennio '80-'90: il rock classico, quello appassionato, struggente, selvaggio come le loro anime. Nel seguente passaggio, che mi rimarrà nel cuore finchè vivrò, Andrew canta Laugh, I nearly died dei Rolling Stones:
I personaggi sono ben definiti e "colorati", ognuno con la sua personalità. Camryn è la disillusa, la bella ragazza che, però, non mette tacchi e vestitini. L'amica Natalie, superficiale e perennemente alla ricerca di bei ragazzi, anche se impegnata in una storia di cinque anni. Andrew, bellissimo, misterioso, intelligente, perspicace, amante del classic rock.
Non vorrei entrare nei dettagli della storia, altrimenti finirei di fare spoiler su spoiler. Dico solamente che si è continuamente travolti dai colpi di scena, e questo mi piace. Le uniche due note negative sono: 1)la scelta di scrivere alcune scene non proprio "soft", 2)alcune banalità che potevano essere corrette, come l'aspetto di Andrew: abbronzatura e muscoli? Luogo comune e fantasia di troppe adolescenti. Avrei preferito dei capelli lunghi e un po' di anticonformiscmo pure nell'aspetto, ma sono gusti.
Ah, e avrei descritto anche Camryn con i capelli scuri invece di biondi, ma sono gusti pure questi.
La fine mi ha colto di sprovvista, davvero. Leggere per credere.
La scrittrice, al di là di ciò, ha saputo soprendere e cogliere nel segno: fare ciò che fanno Camryn (tra l'altro, nome davvero affascinante) e Andrew è il sogno di ognuno di noi, girare il mondo senza preoccuparsi di nulla. E lo fa usando le parole giuste, almeno per me. Descrive gli spiriti selvaggi e liberi dei due, i loro tormenti, dolori, interrogativi sul mondo, sul destino, sulle coincidenze, sul loro rapporto, con una maestria e una semplicità ammirabili.
Ed immaginatevi tutto queste cose con una cornice di musica rock del ventennio '80-'90: il rock classico, quello appassionato, struggente, selvaggio come le loro anime. Nel seguente passaggio, che mi rimarrà nel cuore finchè vivrò, Andrew canta Laugh, I nearly died dei Rolling Stones:
Quando Andrew inizia a cantare, la testa mi scatta all'indietro come se avessi una molla nel collo. Non credo alle mie orecchie: è un blues, una melodia struggente. Andrew canta con gli occhi chiusi, accompagnando con movimenti del capo quel ritmo sensuale e tormentato. [...] La musica sale di volume e Andrew riversa tutta l'anima in ogni parola che canta. [...] Tutte le conversazioni nel bar si sono interrotte.[...] Io fisso il vuoto, col fiato corto e lascio che la voce di Andrew percorra ogni fibra del mio corpo. È un veleno irresistibile: mi ipnotizza, so che rischia di strapparmi l'anima, ma lo bevo lo stesso.